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17 luglio 2024
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Ecoscore: gli aggiornamenti da conoscere

Il 15 marzo scorso, l'ADEME ha rivelato gli ultimi progressi nell'ecoscore francese, portando alla ribalta la trasparenza nel settore del fashion in tutto il Paese.

La Francia è all'avanguardia in questo ambito, con la presentazione di una nuova metodologia che dimostra il continuo impegno nel perfezionamento dell'Ecoscore. Vediamo cos'è, quali sono gli aggiornamenti e cosa ci aspetta.

Che cos'è l'ecoscore?

Come spiegato in uno dei nostri articoli, l'ecoscore è un dispositivo volontario (e presto obbligatorio) che prevede una rappresentazione visiva che compare sull'imballaggio o su qualsiasi altro supporto utilizzato per comunicare con il cliente finale.

Questa rappresentazione visiva mostra l'impatto ambientale di un prodotto e può assumere la forma di un punteggio. Affinché questa rappresentazione visiva indichi con precisione l'impatto ambientale di un prodotto, è necessario prendere in considerazione diversi criteri e indicatori, dalle emissioni di gas serra al consumo di acqua e altre risorse naturali, fino ai danni alla biodiversità.

Questo insieme di elementi considerati nell'analisi è prezioso per le aziende, che diventano consapevoli del loro impatto e possono quindi migliorarlo. È necessario anche per i consumatori, che hanno bisogno di un parametro di riferimento semplice e accessibile per scegliere più facilmente i prodotti che soddisfano le loro aspettative ambientali.

Qual è la metodologia utilizzata per calcolare questo punteggio?

Secondo quanto annunciato dall'ADEME, questa metodologia si basa sulla valutazione del ciclo di vita (LCA), incorporando un PEF europeo standardizzato composto da 16 criteri.

Inoltre, si stanno integrando altri fattori per offrire una valutazione più olistica dell'impatto ambientale di un prodotto. In particolare, vengono ora inclusi gli aspetti sociali, con l'obiettivo di una comprensione completa degli impatti dei prodotti al di là delle considerazioni ecologiche.

Si è verificata una notevole espansione degli indicatori ambientali, tra cui:

  • L'integrazione degli indicatori di microplastica, che sono stati integrati anche nel PEFCR Abbigliamento e calzature
  • Informazioni sugli impatti a fine vita delle esportazioni tessili al di fuori dell'Europa
  • Valutazioni rivedute della tossicità nell'LCA
  • L'introduzione di un moltiplicatore di durata , che incentiva i prodotti con una maggiore durata fisica e riparabilità.

Inoltre, premiare i marchi per la trasparenza della catena di approvvigionamento giocherà un ruolo fondamentale nella valutazione della durata emotiva. I marchi che sono già in linea con l'articolo 13 dell'AGEC (Legge anti-spreco e sull'economia circolare) sono ben posizionati per beneficiare di questo approccio, in quanto hanno già iniziato a lavorare sulla tracciabilità dei loro prodotti.

Cosa c'è dopo?

Dopo questa significativa pietra miliare nel progresso della trasparenza all'interno del settore, le fasi successive sono cruciali per consolidare ed espandere questi sforzi. La fase successiva prevede un'ampia consultazione e test reali sui prodotti, un processo che si protrarrà fino alla conclusione del marzo 2024.

Queste consultazioni serviranno a raccogliere feedback sulla metodologia e sui criteri stabiliti, garantendo che riflettano accuratamente le complessità e le sfumature dell'impatto ambientale dell'industria.

I test reali sui prodotti forniranno preziose indicazioni sull'applicazione pratica e sull'efficacia dell'ecoscore. La presentazione del sistema completo è prevista per la fine di aprile.

Inoltre, vale la pena notare che l'applicazione del quadro normativo per l'ecoscore è prevista per il 2025.

Come prepararsi?

In questo panorama in evoluzione, è imperativo che i marchi di moda si adattino. Il primo passo per ottenere un punteggio ambientale è garantire la trasparenza dell'intera catena di fornitura grazie alla tracciabilità.

Attraverso la nostra soluzione SaaS, assistiamo i marchi della moda nella preparazione a questo cambiamento legislativo, facilitando la conoscenza della catena di approvvigionamento e la misurazione dell'impatto dei marchi per aiutarli nel loro percorso verso la conformità. Inoltre, mettiamo i marchi in condizione di comunicare in modo trasparente i loro sforzi di sostenibilità ai consumatori, coltivando la fiducia e la fedeltà.

Inoltre, siamo già impegnati nella conduzione di LCA completi, sfruttando i 16 criteri di impatto delineati dal quadro PEF. Questo approccio strutturato ci permette di analizzare con precisione l'impronta ambientale di ogni prodotto.

In attesa degli aggiornamenti finali necessari per ottenere il punteggio definitivo, siamo ben attrezzati per guidare i marchi di moda nella fase preparatoria all'introduzione dell'ecoscore. La nostra esperienza ci consente di assistere i marchi nella raccolta dei dati complessi necessari per un'accurata LCA, garantendo accuratezza e affidabilità nella valutazione del loro impatto ambientale.

I cambiamenti nel settore della moda sono, soprattutto per la Francia, molto importanti. Rappresenteranno sicuramente un obbligo, ma prepararsi ora significa cogliere l'opportunità di ottenere un vantaggio competitivo. Di cosa avete bisogno per iniziare subito il vostro percorso di tracciabilità e valutazione dell'impatto?

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